Coppa dell'Oltranza


“A chi pose e a chi porrà al di là della vita i segni del suo fuoco fulmineo"
Questi i versi che Gabriele D’Annunzio ha dedicato a Sir Henry Segrave deceduto il 13.06.1930 sul lago di Windermere nel tentativo di stabilire un primato mondiale di velocità sull’acqua a bordo del “Miss England II” il cui volante è conservato nella stanza delle reliquie al Vittoriale degli Italiani. Gabriele D'Annunzio ha sempre mostrato un notevole interesse per lo sport motonautico sia a livello nazionale che internazionale. Grande appassionato della velocità il poeta ha sempre amato le grandi vittorie e le nuove sfide nel vedere l’uomo prodigarsi nel superamento dei limiti. E’ merito suo se sulle acque del lago di Garda a Gardone Riviera nasce nel lontano settembre 1929 il club motonautico Gabriele D’Annunzio che nello stesso anno il 28 ottobre è già attivo nell’orga­nizzazione della prima riunione motonautica del Garda: manifestazione a carattere propagandistico aperta ai piccoli scafi delle classi fuoribordo. Il 12 novembre il club ottiene l’affiliazione alla Federazione Italiana Motonautica. Nello stile del poeta c’è però il desiderio di una grande manifestazione con potenti scafi alla ricerca della velocità assoluta. Così, nel 1930, viene istituita la coppa Gabriele D’Annunzio per la rapidità pura riservata ai racers senza limitazione per la categoria A. La coppa da regolamento deve disputarsi esclusivamente nelle acque di Gardone ed essere assegnata definitivamente al pilota vincente per due volte, anche non consecutive, pure alla guida di scafi diversi.
Per la prima edizione la velocità minima richiesta per l’aggiudicazione del trofeo è di 65 miglia marine. In seguito, per essere ammessi nella classifica dei vincitori, i piloti devono superare di almeno un miglio marino la velocità fatta registrare dal vincitore della manifestazione precedente. Nel medesimo anno, il 13 giugno, sul lago di Windermere il pilota inglese Henry Segrave, durante un tentativo di records mondiale di velocità sull’acqua, perisce a bordo del suo “Miss England II”. Poco prima del dramma lo sfortunato pilota britannico fa registrare una velocità di ben 194,565 Km/h che gli vale l’omologazione del record di Km/h 156,702 quale media dei tempi sui due primi passaggi. La tragedia scuote l’animo di Gabriele D’Annunzio che decide di dedicare la propria coppa alla memoria di Segrave. Nel maggio 1931 a Gardone Riviera ha così inizio questa storica competizione internazionale ispirata al continuo tentativo di andare “oltre e più oltre”, denominata Coppa dell’Oltranza. La prima edizione è caratterizzata dalla poco fortunata prova dell’inglese Key Don che dispone dello scafo completamente ristrutturato del povero Segrave.
Negli anni seguono le buone prove di Becchi, Ruspoli, Theo Rossi di Montelcra, Wanarauker, Cattaneo e Passarin, ma nessuno di questi grandi piloti riesce nell’impresa di aggiudicarsi l’ambita coppa. Solo nel 1949, dopo un’attesa di 18 anni, si assegna per la prima volta il trofeo al vincitore Achille Castoldi che, a bordo dello scafo S.Ambrogio II motorizzato Alla Romeo DB, raggiunge la media oraria di Km 101,500. Nel 1951 il circuito è per la prima volta modificato con un tracciato triangolare di 8 Km per un totale di 4 giri che favorisce decisamente le alte velocità. A migliorare la prova di Castoldi ci pensa Ezio Selva e il suo scafo Abbate-B.P.M. da 2800 cc battezzato “Moschettiere" che ottiene una media di Km/h 125,108. Ma questa edizione viene ricordata, più che per la vittoria di Selva, per le polemiche del dopo corsa che coinvolgono l’inglese Donald Campbell.
Poiché il regolamento dell’Oltranza prevede che ad aggiudicarsi la coppa non sia espressamente il concorrente che per primo taglia il traguardo ma chi ottiene la media più elevata sui due migliori passaggi, ecco che a gara finita si scatena il “giallo”. Dopo un’accurata verifica dei tempi sul giro si contesta all'inglese Campbell (decretato in un primo momento il vincitore della coppa) il fallo di avere realizzato fuori tempo massimo i suoi due giri più veloci, esattamente 5 minuti dopo l’arrivo dell'altro connazionale Buckley giunto primo nella gara, ma con una velocità più lenta di Campbell. Per Ezio Selva una vittoria insperata, comunque meritata, ma il nostro grande pilota iscrive ancora il proprio nome nell'Albo d'Oro della coppa anche nel 1955 quando raggiunge con il suo bolide la media di Km/h 138.581 sul classico circuito ripetuto sei volte.
Nel 1960 questa sfida “trasloca” dalla sponda bresciana di Gardone a quella veronese di Garda dove si registra il successo di Lino Spagnoli e del suo racer Celli-Maserati con la media di Km 131,556. Questa velocità, chiaramente inferiore se confrontata a quella di Ezio Selva cinque anni prima, è esclusivamente da imputare al nuovo regolamento della gara che impone per questa edizione la riduzione della lunghezza del percorso da m 5000 a 3000 con rettilinei che passano da m 2400 a 1400. Mantenendo le quattro boe ed i 100 m tra le due boe di virata, la corsa si effettua sulla distanza di dieci giri anziché sci pur restando fedele ai trenta chilometri totali da sempre previsti. Notevole la performance di Flavio Guidoni che nel 1961 trionfa realizzando la media di km 142,971 con il suo scafo Timossi-Maserati da 6300 cc.
Questi eccezionali piloti ottengono il successo misurandosi nelle varie edizioni con i nomi più illustri dell’entrobordismo internazionale quali i britannici Campbell e Buckley, il nostro Mario Verga e il tedesco Von Mayemburg.
La Coppa dell’Oltranza tra il 1962 e il 1968 non viene più assegnata, in seguito, successive difficoltà tecniche e organizzative fermano la competizione per ben 27 anni. Nel 1996 infatti l’ex pilota racerista Remigio Telasio, dopo aver fondato con la moglie Anna la M.A.S. (Motonautica Associazione Salò), ripropone questa competizione in chiave moderna, con le varianti che per la prima volta si corre in una località diversa da Gardone e che la gara è aperta alle categorie dei racers della 2000 cc., agli Entrobordo Corsa illimitati e ai catamarani fuoribordo di F.2 e F.1
E’ Guido Cappellini, con il catamarano di F.l costruito nel suo cantiere la DAC di Mariano Comense e motorizzato Mercury 2500 cc, ad aggiudicarsi la coppa con un’altissima media di 166,892 km/h “volando” sulle acque del golfo di Salò e “frantumando” il vecchio limite stabilito nel lontano 1961 da Flavio Guidotti. Due anni dopo nel 1998, non contento, supera se stesso replicando la vittoria ad una media ancora più alta a Manerba. Nell’edizione del 2001 si decide di partire a nuovo azzerando i record precedenti e la gara si corre a Toscolano Maderno. Così i vincitori risultano essere due: per i fuoribordo la diciottenne Marzia Moreschi di F.2 (media 177,372 km/h) e per gli entrobordo Romanello Balocchi (media 142,694 km/h) scafo Clerici motore B.M.W. 2000 cc.

La Coppa dell'Oltranza originale, opera dell’artista Renato Brozzi, è conservata al Vittoriale degli Italiani a Gardone. Quella in palio ad ogni edizione è una fedele riproduzione.

(dal libro RACER di Claudio Agazzi e Antonio Collini)



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Articolo di Arte Navale, dicembre 2008 (9.1 MB)


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