Stagione agonistica 1958
Le coppe Mario Verga ed Ezio Selva
Superato lo sgomento per la tragica scomparsa di Ezio Selva, la U.I.M. prende in considerazione la possibilità di portare a 900 kg il limite della classe KD: cosa che, incredibilmente, non avverrà prima del 1962.
Dalla sua istituzione il campionato mondiale racers KD 800 kg è sempre stato disputato nella classica riunione motonautica di Campione d'Italia. Nel 1958, invece, gli stessi organizzatori, accampando motivazioni di natura economica, decidono di sostituire la competizione mondiale con una gara a carattere internazionale (sempre della KD) mettendo in palio la coppa Mario Verga. Sulle acque del Ceresio si assiste ugualmente ad una prova di grande spettacolarità, grazie alla presenza di sei scafi: quelli degli italiani Dell'Orto, Liborio e Giorgio Guidotti e Garatti, insieme a quello del tedesco Cristoph Von Mayenburg, con il nuovo Mathea, realizzato dal cantiere milanese S. Marco e spinto da uno Chervrolet ad iniezione.
La gara, ricca di suspence per il continuo avvicendarsi di posizioni, vede inizialmente Giorgio Guidotti in prima posizione. Poi, a causa della rottura di un tubo dell'olio, il pilota è costretto al ritiro, cedendo il comando a Von Mayemburg. Successivamente Dell'Orto, con il possente Timossi-Ferrari, con un sorpasso in virata da manuale, ha la meglio sul pilota tedesco andando a vincere la prova. Von Mayemburg, secondo classificato, lamenta una falla ad uno scarpone del suo argenteo Mathea e, grazie al tempestivo rientro agli alaggi, riesce ad evitare l'affondamento dell'imbarcazione.
Al terzo posto troviamo un altro nuovo 3 punti, sempre del cantiere S. Marco che il pilota e costruttore Oscar Scarpa fa esordire a titolo sperimentale fra i KD 800 kg. Questo prototipo di racer vorrebbe essere la replica della indovinatissima classe Z 2500 cc a limitazione. Un interessante esperimento quello di Scarpa, adatto ad una nuova serie a restrizione della massima classe entrobordistica, cui la F.I.M. dovrebbe dare un seguito. Questo bellissimo scafo è equipaggiato con un B.P.M. serie "Atlantic sport" a 6 cilindri di 5800 cc ed una potenza intorno ai 225 HP. Nel programma delle gare campionesi figurano due prove per i racers della classe Z 2500 cc, valide per l'assegnazione del trofeo Ezio Selva. Al grandissimo asso della motonautica va il merito di essere stato il fautore della classe Z 2500 cc, oltre a quello di aver vinto, proprio sulle acque di questo lago, due titoli mondiali nella KD 800 kg. Ad onorare la memoria di Selva scendono in lizza, ad eccezione di Petrobelli e Dino Celli, altri otto piloti: Castiglioni, Flavio Guidotti, Casalini, Crivelli, Paganin e Bonzi, con scafi S. Marco-B.P.M., mentre Maderna e Cerutti con Timossi-B.P.M.
Il successo finale va a cesare Maderna che, imponendosi in entrambe le prove, si assicura l'ambita coppa.
Il campionato europeo
Ritornando alla classe KD 800 kg, nel 1958 la U.I.M. istituisce anche il campionato europeo, con la sua prima edizione prevista sulla distanza di 33 manche, nell'ambito della due giorni messinese denominata "IV Riunione Motonautica dello stretto".
A contendersi il titolo, nelle acque siciliane, abbiamo solo quattro italiani: Nando Dell'Orto con il suo Timossi-Ferrari 4500 cc, Liborio Guidotti con il Timossi-Maserati 4500 cc, il figlio Giorgio e Franco Garatti, debuttante in questa stagione fra gli 800 kg con il Timossi-Maserati di cilindrata 3500 cc
Nella prima manche, corsa al sabato in acque incredibilmente calme, il successo arride a Nando Dell'Orto sebbene il sorprendente Garatti che si avvale del famoso Maria Luisa, di proprietà della scuderia Guidotti, riesca a tenere il comando della corsa per diversi giri. Dell'Orto recupera su Garatti con il suo potente Ferrari vincendo la prova con un tempo di 11'49", alla media di km/h 101,551. A 53" di distanza troviamo Garatti, mentre terzo, ad oltre tre minuti dal vincitore, si posiziona Liborio Guidotti, attardato da qualche noia meccanica. Fuori tempo massimo il figlio Giorgio la cui partecipazione in questo campionato non lascerà alcun segno.
Il giorno seguente si ha, purtroppo, una ben diversa condizione climatica: il vento forte, alzatosi già nelle prime ore del mattino, ha reso le acque piuttosto mosse. Ciò condiziona non poco le prestazioni dei piloti che sono già messi in difficoltà dal fatto di gareggiare in acque marine.
Ne esce, comunque, una seconda manche emozionante: Dell'Orto, nel tentativo di recuperare Liborio Guidotti, partito in testa, vede, ad un certo punto, il suo rosso Timossi-Ferrari impennarsi su di un'onda, ricadendo poi violentemente sull'acqua: ciò provoca l'apertura di una falla sul fondo tra i due scarponi. Dell'Orto si avvicina a riva e aiutato anche dal celere intervento dei mezzi della capitaneria di porto, riesce a salvare l'imbarcazione. Eliminato l'avversario più temibile, Liborio Guidotti si aggiudica la seconda prova, riducendo il proprio svantaggio su Garatti, nuovamente secondo a 44". Nella terza ed ultima manche Liborio Guidotti, partito ancora al comando, cerca di allungare su Garatti e alla fine vince la prova, rifilando all'avvversario oltre un minuto: si laurea, così, primo campione continentale nella storia della KD. Si può dire che questo sia stato un meritato alloro che ha premiato gli sforzi e l'audacia del pilota milanese. Lodevole, altresì, la prestazione di Garatti che dimostra di poter ben figurare tra i grandi nomi dell'entrobordismo. Dopo l'amarezza per il mancato risultato europeo Dell'Orto riesce a fregiarsi dello scudetto tricolore KD 800 kg, grazie ai tre successi consecutivi conseguiti nelle prove di Venezia, Luino e Lecco (anche se, negli albi d'oro annuali della F.I.M., questo titolo non viene riportato).
Nella classe Z 2500 cc entrobordo corsa ottiene la vittoria Dino Celli che conquista il titolo nazionale con una barca costruita nel proprio cantiere di Mestre. In futuro, in questa categoria, saranno proprio gli scafi Celli a conseguire il più altro numero di vittorie.
Il Raid Pavia-Venezia
Nel 1958 fa discutere molto il primo posto assoluto conquistato nel diciottesimo Raid Pavia-Venezia dal pilota Tarcisio Marega. Egli si presenta ancora una volta in gara insieme alla consorte, la sig.ra Amalia, sua copilota, a bordo di uno scafo Timossi-B.P.M. Marega realizza questa vittoria in un tempo di 3h10'28" con una media di km/h 128,205, ed impreziosisce la prestazione conquistando anche la Coppa D'Oro Theo Rossi di Montelera, per la migliore velocità raggiunta nel settore Piacenza-Cremona, con una media di km/h 163,890. Dietro ai vincitori troviamo, in seconda posizione, Paolo Petrobelli (Timossi-B.P.M.), seguito da Guido Monzino (Timossi-Ferrari): quest'ultimo ripete il medesimo piazzamento ottenuto al Raid l'anno precedente. Da segnalare, il ritiro per problemi meccanici del Pelaochi di Augusto Cometti.
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Stagione agonistica 1959
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