Stagione agonistica 1956
Con il ricordo ancora vivo dell'unica edizione del campionato mondiale racers 800 kg del 1953 che vide trionfare il compianto Mario Verga, l'U.I.M., dopo tre anni di silenzio ripropone questo titolo con la sua assegnazione prevista sulla disputa di tre manche nella stessa giornata nella riunione internazionale organizzata dalla M.I.L.A. sulle acque del Ceresio a Campione d'Italia. Molta l'attesa, per una sfida che vede contrapporsi i nostri piloti Ezio Selva, Carlo Casalini, Liborio e Flavio Guidotti, ad una partecipazione straniera di prim'ordine. Al tedesco Christoph Von Mayemburg ed ai francesi Luois Delacour e Maurice Bauchet si aggiunge il temibile statunitense Sam Du Pont.
In una sfida prevista dai contenuti forti, il confronto fra il potente Timossi-Alfa Romeo 159 di Selva ed il Lauterbach-Chevrolet di Du Pont, viene purtroppo a mancare nelle battute iniziali della prima manche, quando l'americano, subendo sullo scafo l'incredibile rottura del serbatoio del carburante, è costretto al ritiro. Ezio Selva, dopo il veloce inizio di Flavio Guidotti, in testa alla gara ma poi ritiratosi, domina la prima manche lasciando in scia il Timossi-Maserati di Liborio Guidotti e Von Mayemburg. Nell'intervallo tra la prima e la seconda manche un grande gesto di fair play viene esibito da Selva nel mettere il proprio meccanico Merlini a disposizione di Du Pont per aiutarlo a ripristinare il danno al serbatoio, consentendo alla sfortunato pilota il ritorno in gara nelle altre due prove. Trattandosi di un campionato in cui la vittoria viene conteggiata con la somma dei tempi conseguiti nelle tre manche, appare comunque scontato come il mondiale per Du Pont sia compromesso. Così, anche nella seconda prova contro Selva e il suo rosso Moschettiere, c'è poco da fare: il pilota si impone nettamente su Liborio Guidotti e sul rientrante Du Pont.
Il temutissiomo Lauterbach-Chevrolet di quest'ultimo non rivela, almeno nella corsa di Campione d'Italia, il tanto reclamizzato potenziale. Lo strapotere di Ezio Selva è tale anche nell'ultima manche, dove si assiste al ritiro di Liborio Guidotti, con Du Pont e Von Maeymburg in seconda e terza posizione. Con questa affermazione mondiale Ezio Selva entra a pieno titolo nell'elite del grande entrobordismo internazionale. Con una prestazione costante ed un pizzico di buona sorte il tedesco Von Mayemburg riesce a terminare nella classifica finale dietro al vincitore Selva, precedendo, con il suo scafo Streves-Jaguar, anche il potente Timossi-Maserati di Liborio Guidotti e il Lauterbach-Chevrolet di Du Pont.
In una giornata non certo fortunata per il clan Guidotti, l'unica soddisfazione viene dal giro più veloce dell'intero campionato registrato da Flavio Guidotti durante gli unici tre giri effettuati nel corso della prima manche con oltre 121 km/h. Deludenti anche le prove dell'altro italiano, Casalini, e dei due transalpini Delacour e Bauchet pur classificati anche se con distacchi abissali.
La classifica finale (solo i primi quattro classificati) è la seguente:
1° Ezio Selva su Timossi-Alfa Romeo 159
2° Christoph Von Mayemburg su Sreves-Jaguar
3° Liborio Guidotti su Timossi-Maserati
4° Sam Du Pont su Lauterbach-Chevrolet
Nel 1956 viene istituito il campionato italiano degli entrobordo corsa 2500 cc. La classe, contraddistinta dalla sigla Z, avrà negli anni a seguire un grandissimo successo. Nella sua prima edizione il tricolore se lo aggiudica Giorgio Guidotti, altro giovane rampollo della motonautica italiana, insieme al fratello Flavio. Sulla base misurata di Sarnico spicca la grande prestazione del pilota Dino Sestini che, a bordo del suo 3 punti Tamiri 3°, costruito da Timossi e motorizzato Alfa Romeo 159, stabilisce il nuovo record mondiale di velocità per i racers fino a 500 chili con la media oraria di km 206,780.
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Stagione agonistica 1957
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