Stagione agonistica 1984


Dopo il primo posto assoluto nel Raid Pavia-Venezia del 1983, ottenuto dal catamarano fuoribordo 2000 cc del pilota di Casale Monferrato (AL) Alberto Fioretta, il racer, nell'edizione N.44, si prende una pronta rivincita, grazie al perentorio successo di Antonio Petrobelli.
Con una grandissima performance il campione padovano migliora il precedente limite conseguito da Renato Molinari nel 1978 che a bordo di una catamarano fuoribordo della classe OZ aveva percorso l'intero tracciato in 2h 02' 42" realizzando una media di 187,286 Km/h. Da notare come Petrobelli che nell'anno corrente impiega 1h 58' 55" (e 188,704 Km/h di media), ritrovi proprio in Renato Molinari l'avversario più temibile. Come suo solito il campione comasco è alla guida di un catamarano F1 autocostruito e spinto dal potentissimo Evinrude 8 cilindri a V di 3500 cc con quattro carburatori doppio corpo e una potenza di circa 500 HP a 8500 giri/minuto.
Il duello tra i due grandi protagonisti si svolge sul filo dei secondi per gran parte della corsa. Il rosso tre-punti Celli — B.P.M. 8000 cc di Petrobelli si mantiene in scia al bianco scafo di Molinari; quest'ultimo però, per un problema al motore, è costretto a lasciare acque libere al pilota padovano che procede così indisturbato verso la vittoria. L'impressione che ne deriva è che comunque Molinari, al di là dello sfortunato ritiro, per vincere in questa circostanza avrebbe dovuto faticare parecchio. Nella graduatoria assoluta, dietro al vincitore che per dovere di cronaca si assicura anche la Coppa d'Oro Theo Rossi di Montelera con 173.455 Km/h nel tratto Revere-Pontelagoscuro, troviamo altri racer e più precisamente quelli di Pier Luigi Calderoni, Nicola Malinverni e Ferruccio Araldi, tutti della classe Entrobordo Corsa 2000 cc Tali risultati riaffermano la validità di questi scafi in una gara lunga e stressante come il Raid.

Dopo la Pavia-Venezia Petrobelli, a conferma dell'esaltante momento che sta attraversando, vince a Boretto anche il suo quinto Trofeo Due Ponti. Da notare che nella classifica assoluta, al secondo e al terzo posto, troviamo ancora due racer della classe 2000 cc e rispettivamente quelli di Adriano Muggiati e dell'intramontabile Francesco Manfredini.

Nelle gare in circuito valide per il Campionato Italiano, l'unica categoria dell'entrobordismo a tenere alto l'interesse è la R3N 2000 cc che, dopo un 1983 un po' in ombra a causa del numero piuttosto basso dei partecipanti, si rivitalizza grazie ad alcuni nuovi scafi, come il catamarano del cantiere Molinari di Mauro Danini che va ad aggiungersi a quelli già visti di Pecci e Manfredini. Sebbene i catamarani offrano buone prove, gli stessi non appaiono però ancora in grado di prevalere in modo costante sui veloci e meno laboriosi racer. Difatti, dopo due anni di prestazioni alterne, il grintoso Adriano Muggiati ritorna alla vittoria con il suo tre-punti Lucini e Frigerio-Alfa Romeo e si aggiudica il titolo tricolore (il secondo in carriera per questo bravissimo pilota pavese). Sorprende, da parte dello stesso, la decisione presa a fine stagione di commissionare al cantiere Renato Molinari un catamarano con cui affrontare il campionato 1985.

Nel 1984 il Campionato Italiano della Entrobordo Corsa R1 1000 cc vede al via sei sole imbarcazioni: quattro catamarani pilotati da Brigada, Racconi, Ariante e Saponaro e due tre-punti condotti da Leidi e Blandino. Il titolo, purtroppo l'ultimo organizzato per questa classe in dissolvimento, è vinto da Pasquale Ariante a bordo del suo Gardin-Selva.


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Stagione agonistica 1985